lunedì 6 settembre 2010

Perché tuo figlio dovrebbe crescere con un Cane?



Premetto che una relazione con un animale deve essere un interscambio reciproco per chiamarsi tale e deve arricchire, trasformare e far crescere entrambi
Ricordiamoci che siamo noi ad aver addomesticato i lupi per farli vivere con noi più di 15.000 anni fa.
Il cane è un essere vivente diverso dall’essere umano e quindi va considerato come tale, bisogna avere rispetto dell’alterità animale e non trattare i cani come persone (antropomorfizzazione).
Una relazione con un cane può provocare nel bambino:
L’instaurarsi di un legame affettivo e dell’empatia con un altro essere vivente:
Numerosi studi scientifici rivelano che i bambini cresciuti con un animale in casa, considerato come membro della famiglia, sviluppino maggiore empatia.
La spiegazione sta nel fatto che è più facile comprendere quello che prova un animale (emozioni) di quello che prova una persona, in quanto l’animale è spontaneo e comunica in modo immediato con il linguaggio del corpo. 
Inoltre è molto probabile che i bambini proiettino le loro esperienze e sentimenti su un animale amico a loro vicino: il coinvolgimento emotivo è forte.
L’empatia  sviluppata dal bambino verso l’animale diverrà  anche empatia verso le altre persone.
“L’empatia è il principale inibitore della crudeltà umana: trattenere l’inclinazione spontanea a sentire insieme ad un altro ci permette di trattare l’altro come un ESSO non come un TU” (Daniel Goleman “Intelligenza sociale”).

L’aiuto nel processo di distacco dalla madre:
Il cane può essere di supporto nella fase in cui il bambino comincia il distacco dalla mamma, che altro non è se non la maturazione di un buon processo d’attaccamento = resto con te perché lo voglio, e non più perché da solo non posso stare.
Se la Mamma è una buona base sicura per il proprio figlio, questo processo avviene tranquillamente e il cane può dare maggior sicurezza al bimbo quando si “allontana” dalla madre.

L’Aumento della responsabilità verso gli altri:
Il prendersi cura di un altro essere vivente fornisce competenze nuove al bambino e amplifica e migliora quelle che già possiede.
Un cane ha dei bisogni comuni all’essere umano che devono essere soddisfatti, mangiare, bere, dormire, avere cure e protezione, dimostrare affetto.
I ricercatori affermano che incoraggiare l’attenzione e l’interesse dei bambini piccoli verso i bisogni degli altri può essere un modo efficace per prevenire futuri comportamenti scorretti e antisociali.
Anche il condividere il proprio spazio con un cane porta il bambino ad essere più accogliente con l’altro e ad aspettarsi accoglienza e non rifiuto.

L’Aumento del rispetto per “l’altro”:
Gli animali accettano gli altri senza pregiudizi di alcun tipo, quello che conta è l’instaurarsi di una relazione positiva.
Questo messaggio è trasmesso al bambino che potrà riportarlo nelle relazioni con le altre persone.
La conoscenza del linguaggio del cane fa comprendere al bambino come rapportarsi a lui con rispetto, cosa molto importante perché i “fraintendimenti”, insieme alla non corretta educazione dell’animale da parte del proprietario, sono la più frequente causa di aggressioni.


Il piacere del contatto fisico:
I bambini che non sono abituati al contatto fisico non sviluppano salutari relazioni con gli altri, un cane da toccare ed abbracciare può migliorare queste situazioni. 
Migliora la percezione anche del proprio corpo (propriocezione) e delle posturalità.

Il divertimento:
Il gioco con un cane o il guardarlo giocare e interagire con noi umani ed i suoi simili è indubbiamente divertente e propedeutico per l’autocontrollo.
Il motivo per cui il gioco è divertente è che i circuiti cerebrali a esso collegati sono preposti anche alla gioia. 
I circuiti primari subcorticali che spingono i cuccioli di tutti i mammiferi a giocare, sembrano avere un ruolo fondamentale nella crescita neurale e sinaptica (connessioni neurali) del bambino(Jaak Panksep, Affective Neuroscience).
Uno dei motivi per cui è più bello e divertente giocare in due risiede nei circuiti cerebrali preposti al solletico, tutti i mammiferi possiedono recettori sensibili a questo stimolo che provoca risa e quindi allegria, ma deve essere uno stimolo imprevedibile e quindi causato da un altro.
Il cervello quindi predispone al gioco con l’altro, quindi alla socializzazione.
Il Legame con la natura:
In una società moderna come la nostra, a volte gli animali di casa sono l’unico contatto che un bambino di città può avere con la natura.
Considerando che siamo una società multispecifica, bisognerebbe mantenere questa consapevolezza.

SE DESIDERATE ADOTTARE UN CANE E AVETE UN FIGLIO:
Ricordate che la responsabilità maggiore ricade comunque sui genitori, i bambini non possono avere la costanza nell’impegno di un adulto.
Se vostro figlio è già abbastanza grande potete affidargli un compito quotidiano da svolgere per il cane, dare da mangiare o giocare con lui o ricordarsi di cambiare l’acqua nella ciotola.
Non lasciate mai da solo il bambino con il cane, è necessario che un adulto faccia sempre da supervisore.
I bambini, soprattutto i più piccoli, non sono in grado di leggere la comunicazione non verbale del cane e non hanno nemmeno la consapevolezza di causare fastidio o dolore, un cane anche se di casa può arrivare a difendersi ( saltare addosso, mordere, graffiare...)quando non ha più altre alternative.
Dovrete insegnare voi al bambino a rispettare il cane, a lasciarlo riposare e mangiare tranquillo, a rapportarsi con lui nel modo corretto.
È di fondamentale importanza scegliere il cane che meglio si può adattare alle vostre esigenze, aspettative e al vostro nucleo familiare... DogZone vi può aiutare con una consulenza all’adozione gratuita.

SE AVETE GIA’ UN CANE IN FAMIGLIA E ASPETTATE UN BAMBINO:
La cosa migliore da fare e mantenere inalterate le abitudini del cane, le passeggiate, l’ora dei pasti, il posto della cuccia-copertina.
Se avete la necessità che il cane non entri più in una stanza della casa dovrete abituarlo molte settimane prima della nascita di vostro figlio.
Il cane vorrà conoscere subito il nuovo membro del branco, lasciateglielo annusare abbassandovi, sembra utile portare dall’ospedale un pannolino o un vestitino del neonato a casa prima dell’arrivo reale per far conoscere al cane il suo odore. 
Coinvolgete il cane facendogli vedere quando accudite il neonato.
Ricordatevi che il vostro cane, se è regolarmente vaccinato e sottoposto a visite veterinarie di controllo e a profilassi antiparassitarie, non può trasmettere patologie al vostro bambino.
Anche se vi fidate ciecamente del vostro cane, non lasciatelo mai da solo con il bambino, le reazioni di entrambi possono essere imprevedibili.


Heidi Cardile

Perché preferire la Pettorina al Collare?



    1. Vista la grande confusione creata da pareri discordanti che vi sono tra allevatori, veterinari, addestratori ed educatori cinofili ho deciso di definire i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo di collari e pettorine.
    2. Premessa: 
    3. L’etologia canina è arrivata alla conclusione che il collo del cane riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito del comportamento sociale.
    4. Se mettiamo al nostro cane il tradizionale collare, ci troveremo immediatamente in una situazione di precarietà: il cane percepisce, infatti, ogni tiro e strattone come gesto di estrema minaccia.
I cani usano la presa al collo per procurarsi il serio rispetto dei loro simili. Noi umani usiamo lo strattone al collo col guinzaglio in modo inconsapevole e spesso anche come provvedimento educativo, vale a dire come rinforzo negativo. Il cane però non riesce a capire il significato di questo gesto, perché i cani tra loro non si educano alla condotta del guinzaglio. Con ogni tiro e strattone al collo il cane si pone la domanda del rispetto, che però rimane senza risposta, dato che noi umani non ci rendiamo neanche conto dell’effetto sociale di questo provvedimento per il cane. A questi nostri strattoni bruschi il cane reagisce in maniera tipica “da cane”: o impara col tempo ad ignorare il tiro al collo e a tirare sempre di più diventando quindi aggressivo, oppure ne rimane così impressionato e spaventato che pur di non provare questa spiacevole sensazione al collo, è restio ad andare in avanti. Questi impulsi vengono resi ancora più negativi e nocivi con l’uso di collari a strozzo, con aculei, muniti di elettroshock, ecc. Il collo può essere definito come una specie di “ricevitore”, una zona estremamente sensibile che recepisce gli impulsi sociali. 
    1. Scritto da Gudrun Feltmann v.-Schroeder su www.welpentraining.de e tradotto dal tedesco da Anja Demetz.
Il collo per comunicare:

Un altro fattore da non sottovalutare è la difficoltà comunicativa che il cane incontra con l’utilizzo del collare. I cani infatti utilizzano moltissimo il movimento di testa e collo per comunicare tra di loro (girando la testa, abbassando il muso, ecc..) comportamenti che vengono impediti dal collare che anzi, costringe il cane in posizione eretta, spesso fraintesa da altri cani. Questo è uno dei motivi per cui molti cani hanno problemi a relazionarsi con i loro simili solo se al guinzaglio e non da liberi.

    1. Non tutte le Pettorine fanno bene!!! Scegliete quella giusta!!
    2. Bisogna prestare molta attenzione alla scelta della pettorina, poichè non tutte hanno le medesime caratteristiche e gli stessi vantaggi, anzi alcune sono addirittura dannose.
    3. Le tipologie di pettorine da noi consigliate sono due:
    4. La pettorina ad H: che dovrà avere una cinghia superiore - sulla schiena - ed una inferiore - sul petto, dovrà potersi regolare perfettamente al corpo del cane. 
    5. La pettorina Finlandese: che ricorda quelle dei cani da slitta, con un passante sul fronte che cinge il petto del cane e una maniglia sulla schiena a cui agganciare il guinzaglio. (foto in alto)
    6. In commercio ne esistono altri tipi, le più diffuse sono quelle ad X, quelle che stringono le scapole se il cane entra in tiro e che possono causare danni fisici. “Vivamente Sconsigliate”.

    7. La giusta pettorina aiuta molto a scongiurare il problema del cane che tira, non risolve però completamente il problema,  sarà infatti compito di noi conduttori educare il cane ad una giusta condotta al guinzaglio.

    8. Conclusione:
    9. Ricapitolando i vantaggi della pettorina sono:
    10. sposta il baricentro del cane al centro e lo rende più gestibile
    11. permette al cane di comunicare liberamente
    12. rilassa il cane ed evita l’accumulo di stress
    13. non provoca danni fisici
    14. rafforza positivamente la relazione tra cane e conduttore
    15. Scritto da Andrea Granelli

Risposta a National Geographic e Cesar Millan




  1. Questo è un articolo pubblicato da National Geographic “http://natgeotv.com/it/dog-whisperer/cesar-risponde" a difesa di Cesar Millan, ho deciso di rispondere, con poche parole ma necessarie, per smentire l’inesattezza dei concetti espressi nell’arduo tentativo di difendere l’operato di questo “amante” degli animali!


  2. LE 10 CRITICHE (ERRATE) PIU’ FREQUENTEMENTE FATTE A CESAR MILLAN


  3. Diceria: Cesar incoraggia l'uso della forza nell'addestramento


  4. Verità National Geographic: Cesar raccomanda sempre di usare il meno possibile la coercizione quando si educano o riabilitano i cani. Molti problemi possono essere corretti esprimendo risolutezza calmo-assertiva e tramite il solo linguaggio del corpo. Cesar spesso usa dei semplici suoni come comando, come "Tsst" o uno schiocco delle dita.


  5. La Mia Verità: “usare il meno possibile la coercizione” significa che se riesco con le buone bene, se no passo alle cattive. Questo significa.. usare la forza nell’addestramento, non rispettare il cane e quindi basare tutto l’addestramento su convinzioni errate; 

  6. La “Diceria” è esatta.



  7. Diceria: Cesar usa metodi anacronistici e disapprovati


  8. Verità National Geographic: Non ci sono pubblicazioni di esperti che contestano o disapprovano i metodi di Cesar. Difatti i suoi metodi sono basati su comportamenti affini a quelli naturali dei cani.


  9. La Mia Verità: ci sono ricerche scientifiche che parlano dei danni causati da collari a strangolo, con punte ed elettrici!!

  10. Tratto da:

  11. "Studio retrospettivo sui danni causati dagli strattoni al guinzaglio e dal tirare con il collare a strangolo" dal libro “Clinica Comportamentale del Cane e del Gatto” di Karen L. Overall”, Edizioni Medico Scientifiche, rif. pag. 423 e 424, Imitazione dei comportamenti tipici della specie.

    La gente spesso si impone di tirare con il collare a strangolo o di scrollare il cane prendendolo per la collottola, insistendo che è ciò che i cani fanno agli altri cani.
    Sebbene il gioco e la comunicazione intraspecifica spesso contemplino i morsi e le prese alle spalle e al collo, questi comportamenti non sono analoghi a quelli utilizzati dalle persone.  In uno studio retrospettivo condotto in Svezia sul dolore, sui danni o sulle modificazioni della colonna vertebrale nei cani, Hallgren (1992) scopri che il 91% dei cani con anomalie cervicali erano stati strattonati al guinzaglio o erano cani che da molto tempo tiravano al guinzaglio, oltre al fatto che nello stesso gruppo compariva l'uso del collare a strangolo in proporzioni molto elevate.
    Tutto questo suggerisce ampiamente che tali correzioni sono potenzialmente dannose. Ma si tratta poi veramente di comportamenti tipici della specie o sono una loro imitazione ?
    In un'indagine sui comportamenti madre-cucciolo nelle cucciolate, su 190 allevatori, il 97,2% non ha mai assistito allo scrollamento della collottola da parte della madre nei confronti del cucciolo (Hallgren 1990).
    In migliaia di casi di osservazione di varie forme di aggressività verificatesi naturalmente,si è notato che lo scrollamento per la collottola è raro e insolito (Schulder & Netto, 1991).
    I collari a cavezza guidano la testa senza pericolo, mentre nel contempo danno i segnali canini del controllo (per es. manipolazione della bocca e lieve pressione sulle vertebre rostrali).
    Le correzioni più efficaci sono quelle che sfruttano il repertorio comportamentale intrinseco alla specie considerata e la violenza raramente risponde a questi criteri. 


  12. La “Diceria” è esatta.



  13. Diceria: Cesar strangola, prende a calci e colpisce i cani


  14. Verità National Geographic: Cesar non ha mai utilizzato questi metodi durante una riabilitazione. Quando un caso è tanto estremo da richiedere un intervento fisico, Cesar utilizza la sua  mano, posta in una posizione a tenaglia, e preme - ma non dà un pizzicotto! - sul collo del cane, mimando il morso di un cane dominante. In alcuni casi  utilizza anche per un breve attimo preciso, un guinzaglio correttivo, o dà un colpetto col piede - non un calcio! - al didietro del cane per farlo demordere da un atteggiamento errato. Se è necessario salvare la vita di un cane durante un combattimento mortale, l'intervento fisico è inevitabile.


  15. La Mia Verità: le immagini rendono più delle parole:

  16. La “Diceria” è esatta.



  17. Diceria: Cesar propone un atteggiamento da macho, per mostrare al cane "chi è il capo".


  18. Verità National Geographic: Cesar crede fermamente che i cani necessitino di un leader.  Sono animali, e noi li abbiamo portati nel complicato mondo umano. Non possono affrontarlo da soli e necessitano della nostra ferma, persistente guida.

  19. "Leadership" non significa mostrare al cane "chi è il capo". Significa prendersi le proprie responsabilità, garantendo soddisfazione al proprio cane con esercizi, disciplina ed affetto.


  20. La Mia Verità: La parola leader deriva dal verbo inglese to lead, che significa guidare, condurre, dirigere. Il leader è colui che sa guidare un gruppo.

  21. Il leader rinuncia a qualsiasi forma di coercizione, focalizzando invece l'attenzione alla relazione.

  22. Il leader non è colui che ordina ma è colui che induce il cane ad ottenere un dato comportamento attraverso la “persuasione”. Ogni minima coercizione fisica o mentale mina la leadership del proprietario. Il cane non ci deve temere, ci deve stimare.

  23. Il leader è colui che viene scelto dal gruppo e che non si autoproclama “è il cane che deve identificarci come suo leader”

  24. La “Diceria” è esatta.



  25. Diceria: Cesar inneggia alla punizione del cane per un comportamento scorretto.


  26. Verità National Geographic: Cesar usa la parola "disciplina", e questa non significa "punizione"! Punire un animale significa riempirlo di rabbia e frustrazione - qualcosa contro cui Cesar combatte con tutto sé stesso. Disciplinare un animale significa garantirgli uno stile di vita completo, con regole consistenti e ben definite, con limiti e aperture.


  27. La Mia Verità: può utilizzare la parola che vuole, ciò che traspare dai suoi video è che per eliminare un comportamento scorretto Cesar utilizza uno stimolo negativo “strattone, presa al collo, pedate, ecc..” quindi coercizione!


  28. La “Diceria” è esatta.



  29. Diceria: I metodi di Cesar che si vedono nello show sono soluzioni rapide e non garantiscono risultati durevoli.


  30. Verità National Geographic: Cesar crede che i cani non siano delle macchine - non si possono mandare in "riparazione" ed aspettarsi che tornino "aggiustati". Come per una dieta, i metodi di Cesar funzionano se applicati regolarmente, ogni giorno. Quando i clienti seguono i consigli di Cesar alla perfezione, ottengono sempre dei miglioramenti. I dati rivelano che più del 75% delle storie di Dog Whisperer delle prime tre stagioni hanno avuto un lieto fine.


  31. La Mia Verità: io non mi vanterei molto, considerando che le storie ed i casi saranno stati attentamente scelti, sapere che quasi 3 famiglie su 10 non hanno risolto i loro problemi mi farebbe venire qualche dubbio!?! Un approccio è valido se è applicabile a tutti i casi, non solo a quelli che si risolvono! 



  32. Diceria: Dog Whisperer  utilizza cani addestrati, trucchi editoriali ed altre "magie" di produzione per far sembrare che i cani stiano meglio.


  33. Verità National Geographic: Ogni cane in Dog Whisperer proviene da una storia vera, e nessun cane è addestrato. Infatti, spesso i produttori descrivono Dog Whisperer come "l'unico vero reality in TV": Cesar non ripete le procedure per le telecamere perché, come afferma, "i cani non capirebbero il senso della ripetizione". Alla troupe non è consentito interrompere Cesar mentre è al lavoro con un cane o un padrone. Quanto all'editing, il girato è modificato solo per motivi di tempo di riproduzione. Le scene più forti non sono tagliate, perché sono quelle che gli editori ritengono avere maggiore impatto.


  34. La Mia Verità: con questo quasi concordo, non vi sono effetti speciali... infatti non sembra proprio che i cani stiano meglio!!



  35. Diceria: I metodi di Cesar sono basati sul "dominio" tra i lupi e i cani, il che si basa su una teoria smentita.


  36. Verità National Geographic: Il dominio tra i canidi non è stato mai smentito e, difatti, la dominazione è una via naturale per creare l'ordine tra molte specie animali. Questa diceria è stata perpetrata da alcune critiche che snaturano una frase dello studio sui lupi di David L. Mech. Alcuni articoli recenti di esperti come quelli della importantissima scuola veterinaria "Tufts University" si riferiscono al dominio quando si tratta di valutare il comportamento canino.


  37. La Mia Verità: visto che l’hanno nominato loro ecco lo studio di David L. Mech, tradotto da un amica e collega, che spiega come funzionano le gerarchie e gli status in un vero branco di lupi.


  38. Mech afferma più volte che durante tutto il suo studio non ha mai visto atti di aggressività tra i componenti del branco.

  39. La “Diceria” è esatta.



  40. Diceria: La tecnica del Flooding è una delle azioni intraprese da Cesar sui cani, e ciò li danneggia.


  41. Verità National Geographic: Il flooding, meglio nota come "esposizione", è generalmente accettata come la migliore via per curare le fobie. Un professionista esperto espone un soggetto a ciò che maggiormente teme, rassicurandolo sul fatto che non debba più averne paura. I cani, con la loro mente istintiva, possono superare molto più velocemente e facilmente le paure con questo metodo rispetto agli umani. Con la supervisione di un professionista esperto, il flooding non è pericoloso per loro.


  42. La Mia Verità: vi sono molte altre tecniche per curare le fobie (desensibilizzazione, modelling,...) molto meno invasive e stressanti; consideriamo inoltre l’effetto negativo relazionare della conseguente perdita di fiducia che il cane avrà nei confronti di chi lo obbligherà in una situazione per lui di paura.



  43. Diceria: Cesar non crede nell'effetto positivo dell'affetto nell'educazione


  44. Verità National Geographic: Cesar crede in una formula composta di tre parti per un cane felice: esercizio, disciplina ed affetto. Egli crede che l'affetto sia importante per un cane ma che sia più efficace quando questo viene guadagnato, e che risulti dannoso quando viene elargito senza limiti. Come ricompensa positiva, egli lo utilizza sempre! Ci sono situazioni, comunque - come nei casi di pericolose aggressioni - in cui Cesar non crede che l'affetto possa aiutare il cane.


  45. La Mia Verità: l’affetto è uno strumento fondamentale che mette le basi per una relazione profonda e sincera. Ogni percorso educativo deve basarsi su una salda relazione, tutto ciò che è coercizione scredita il proprietario. 




  46. Andrea Granelli